Il gatto marca il territorio. Suggerimenti per un approccio operativo

Il gatto marca il territorio. Suggerimenti per un approccio operativo

di Franco Fassola  medico veterinario esperto in comportamento

 

Parliamo del nostro amico gatto. La marcatura urinaria rientra nel “gruppo” dei comportamenti legati alla deposizione di urine in luogo inappropriato (minzione inappropriata – minzione emozionale – marcatura urinaria), ossia, in casa e fuori della cassetta igienica.
Si dice minzione inappropriata, quando si ha la deposizione di urina, in grande quantità, in punti diversi della casa solitamente su tappeti, divani, poltrone. La minzione emozionale è caratterizzata da piccole o medie quantità di urine deposte dove capita, in seguito a una forte emozione del soggetto (paura, ecc.),

La marcatura?

Rappresenta il principale metodo utilizzato dal gatto per marcare il suo territorio. È caratterizzata da uno spot di urina lasciato su un substrato verticale in luoghi, di solito, definiti, ed è caratterizzata da una serie di atteggiamenti tipici che identificano il comportamento del soggetto che la esegue. Il gatto sembra annusare il posto dove deporrà la marcatura, ed esegue un comportamento che va sotto il nome di Flehmen rimanendo in piedi con le zampe dritte e ben estese, muovendo in modo alternato i piedi (come un balletto sul posto), la coda è dritta e vibra. Il nostro “amato” felino non scodinzola, è come se la coda fosse percorsa da una leggera scarica elettrica che la mette in movimento partendo dalla base per arrivare alla punta. Gli occhi sono socchiusi, il gatto è come in trance, concentrato sul suo atto, emette il getto di urina, si rilassa e, a verifica dell’avvenuta marcatura, annusa la superficie colpita.
Anche una patologia alle vie urinarie, difficile da individuare, può essere responsabile di marcatura urinaria. Se una visita clinica esclude che il gatto abbia una patologia organica, si consiglia di rivolgersi ad un Medico Veterinario esperto in comportamento.

Il terapeuta, fatta la diagnosi, suggerirà un approccio terapeutico che potrà essere chirurgico (la sterilizzazione), etologico, feromonale e farmacologico: la combinazione di questi approcci garantisce un elevato successo.

La sterilizzazione

La sterilizzazione chirurgica del maschio o della femmina è un intervento, che fatto in età prepubere ha un margine di successo molto elevato, consigliamo di intervenire entro gli otto, quindici giorni dalla comparsa delle prime marcature urinarie del maschio e prima del calore nella femmina, perché in quest’ultima la marcatura urinaria può aumentare quando è in estro.
Un intervento tardivo riduce la frequenza della marcatura e l’odore delle urine, ma non le impedisce.

La terapia etologica

1. Non punire il gatto quando si trova la marcatura o se lo si coglie durante l’atto
2. Interagire e giocare con il gatto
3. Imparare a leggere il comportamento del gatto, il Medico Veterinario Esperto in Comportamento può essere di grande aiuto
4. Se si vede il gatto che si prepara a marcare richiamarlo e impegnarlo in un’attività piacevole
5. Pulire il luogo marcato con acqua e bicarbonato
6. Gestione delle cassette: in generale la regola è di una in più rispetto al numero di gatti (3 gatti, 4 cassette); utilizzare cassette aperte e chiuse prive di porticine e riempirle con uno strato di sabbietta di 5 centimetri. La lettiera deve essere del tipo agglomerante, non polverosa, non profumata e non irritante per i polpastrelli
7. Gestione delle ciotole per il cibo e l’acqua: mettere più ciotole per casa, sia in basso che in alto sfruttando lo spazio nelle tre dimensioni
8. Gestione dei tiragraffi: dislocare in più punti, vicino ai luoghi di riposo i tiragraffi; inventare dei luoghi riparati dove il gatto può nascondersi

I feromoni

La terapia feromonale diminuisce la marcatura urinaria, si consiglia di utilizzare il prodotto in commercio che è in forma di diffusore e dura un mese.